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LA BELLEZZA

domenica 19 maggio 2019

Eranos e la terapia dell'anima: immortalità e filosofia.


Lunedì 13 maggio, ore 12,30, sala Indaco.
ERANOS E LA TERAPIA DELL’ANIMA
Immortalità e filosofia
Con Franco Ferrari (“La via dell’immortalità. Percorsi platonici”, Rosenberg & Sellier), Fabio Merlini e Federico Petrucci.
In collaborazione con Fondazione Eranos.
Lo scopo di questa Fondazione è sempre stato (fin dal 1933) quello di indagare un pensiero interdisciplinare che avesse come oggetto di studio l’uomo in tutte le sue sfaccettature.
Il libro di Franco Ferrari ha, pertanto, due scopi:
-         Divulgazione (ad un livello molto alto, ma non ancorato a tecnicismi);
-         Ricerca.
Il tema è, sì, quello dell’immortalità, ma c’è anche molto altro.
Per quanto riguarda l’immortalità, innanzitutto è necessario sottolineare i due tipi di immortalità trattati:
-         Immortalità dell’anima;
-         Immortalità della persona.
Sette sono in tutto i capitoli del libro, capitoli che rimandano al pensiero di Platone (sul tema dell’immortalità), uniti da tre punti:
1.        Immortalità dal punto di vista filosofico, non religioso;
2.      La vera immortalità non è quella della trascendenza, ma è una cosa che pratichiamo (e coltiviamo) giorno per giorno, attraverso un processo di “immortalizzazione”;
3.      Un quadro molto chiaro che va oltre il teoretico.
L’immortalizzazione è un nostro modo per entrare in contatto con il divino. È una pratica che avviene in vita e si attua attraverso la filosofia. Perché in vita e non oltre la vita? Perché, secondo Platone, l‘anima non è personale, ma intelletto puro, privo di qualsivoglia memoria individuale. In altre parole, l‘immortalizzazione consiste nel superamento della condizione umana mentre si è ancora in vita (perché essere immortali non significa vivere in eterno), arrivando alla conoscenza più alta attraverso la filosofia; attraverso la valorizzazione di ciò che di divino è presente in noi (ossia l’intelletto, la Psyché) possiamo, dunque, arrivare a fonderci con il divino.  Il nostro “radicamento”, infatti, non è qui, sulla Terra e nelle cose terrene, ma nel divino.
Che cosa è il divino? Il divino è una “sfera” formata da tanti ambiti, tra i quali spicca quello della conoscenza. Per diventare immortali è necessario, secondo Platone, purificarsi dalle pulsioni, dai desideri e dalle passioni (che appartengono al corpo dell’essere umano e sono la cosiddetta componente irrazionale) e valorizzare la componente razionale. Platone aveva, nei confronti dell’uomo, una doppia considerazione: da una parte pensava che fosse destinato a soccombere alle pulsioni terrene, dall’altra riteneva che potesse essere “educato” (attraverso la Paideia). Comunque sia, non si tratterebbe di un processo strettamente individuale.


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