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LA BELLEZZA

venerdì 6 maggio 2016

Recensione del libro "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" di Jonas Jonasson. Edizioni Bompiani

"Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" è un romanzo in cui è presente veramente di tutto. C'è l'umorismo, dato dai personaggi fuori dagli schemi, ma ben caratterizzati, le cui vite si intersecano e si intrecciano in un viaggio dai risvolti esilaranti. C'è la commedia, ma anche il giallo e addirittura il romanzo storico; una storia nella Storia quella del protagonista Allan Carlsson, di cui sono delineate tutte le vicissitudini con una narrazione "a balzelli". L'autore, Jonas Jonasson, racconta la quantomai improbabile vita di Allan  facendo compiere al lettore dei salti nel tempo, narrando, alternativamente, un pezzetto del passato del suo simpatico vegliardo e un pezzetto del suo presente, fino a far incontrare le due tempistiche. Ripercorriamo così, insieme ad Allan, entrambi i conflitti mondiali, facciamo la conoscenza dei personaggi storici in essi coinvolti, ricordandoci, in questo modo, che la storia è fatta da noi, dagli uomini, da comuni mortali con le loro debolezze, i loro pregi e i loro difetti, i loro vizi e le loro virtù.
Questo è un romanzo in grado di trasportare il lettore in un mondo in cui c'è spazio per ogni individuo e per ogni animale; un romanzo che riesce a conciliare perfettamente un arzillo centenario, Mao Tse-Tung, il capo di un'organizzazione criminale, uno zelante commissario di polizia, la bomba atomica, il Presidente Truman, Stalin, una "controfigura" di Einstein e persino un elefante. Ma davvero molti altri personaggi prendono - o riprendono - vita in questo libro che dona dignità e valore ad ogni singola creatura.  Grazie alla maestria di Jonasson, la terza età torna infatti alla ribalta, ricordandoci che i vecchi (oggi, purtroppo, messi all'angolo) sono spesso depositari di un'enorme saggezza data dalla mole di esperienze che hanno accumulato nel corso degli anni; ricordandoci che anche gli anziani - un tempo - sono stati giovani e che qualcuno, nonostante l'età avanzata, non smette di sentirsi tale. Almeno non senza lottare... 

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