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LA BELLEZZA

venerdì 23 settembre 2016

LA TECNOLOGIA




C’erano una volta i segnali di fumo:
li mandavan  gli indiani
per avvertire qualcuno.
Ora il telefono squilla perenne
neanche più in bagno
puoi restare indenne.
Messaggi, chiamate, squillini e sonate
per cose importanti
o per stupidate.
Nelle borsette o in palmi sudati
siamo più schiavi
che negli anni passati.
Le tasche ci vibrano e siamo già pronti
a dare risposta
a chiunque ci conti.
Gli occhi puntati sempre giù, in basso,
a fissare uno schermo
anche se siamo a spasso.
Selfie su selfie, foto e filmati
da condivider
con tutti gli stati.
Amici virtuali che non conosciamo
commentano, criticano
e noi ribattiamo.
Violiamo la privacy giorno per giorno
di amici e parenti
e di chi ci sta attorno.
Siamo sempre connessi con tutti e con tutto,
ma siamo più soli
e con l’animo brutto.
A volte chattiamo col nostro vicino,
ma di persona
non ci parliamo.
Tutte le info a portata di dito
tanto che senza
ti senti smarrito.
Non siamo più in grado di fare un bel niente:
se la tecnologia
non è qui presente.
Vocabolario? C’è Wikipedia!
Sfogliare la carta
infatti ci tedia.
Il Tuttocittà? C’è il navigatore!
E senza di quello
ti attacchi… al motore!
Lettere in posta? Ti mando una e-mail!
Ormai sembra quasi
come la Breil:
puoi togliermi tutto,
ma non togliermi lei!!!

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