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LA BELLEZZA

lunedì 12 settembre 2016

Consigli di lettura per il tipo "B"

In tanti, dopo aver eseguito il "Test a Test", mi hanno suggerito di stilare una lista di consigli di lettura per ogni tipologia di lettore. Ho trovato il suggerimento molto stuzzicante e ho deciso di dargli corpo. Ho stilato quindi 4 liste librose (una per categoria) basandomi su letture che io personalmente ho fatto (non oserei consigliarvi autori o libri che magari sono famosi, ma che non ho letto personalmente e di cui - quindi - non so darvi indicazioni precise). Correderò ogni consiglio con la trama, l'incipit o la quarta di copertina o comunque vi lascerò piccoli stralci e citazioni tratte dal libro in questione. Se vi interessa avere recensioni più specifiche di qualcuno di questi titoli in particolare, lasciatemi le vostre richieste nei commenti: provvederò a recensire ciò che vi farà più piacere. Per comodità mia (di redazione) e vostra (di lettura), ho deciso di suddividere le 4 categorie in 4 distinti post: in questo modo troverete con più immediatezza e facilità i consigli di lettura che fanno per voi. I post verranno pubblicati scaglionati perciò state "in campana", amici!
Veniamo, dunque, alla pratica.
 
 
 
A te che sei "B", consiglio storie di uomini, di donne o di animali; ti suggerisco di leggere di personaggi e di vicende con cui puoi entrare in empatia. Hai bisogno di storie che ti arrivino dritte al cuore, storie che tocchino la tua grande sensibilità. Storie come queste:
 
 
 
 
-"L'amico ritrovato" di Fred Uhlman. Loescher Editore (Feltrinelli/Loescher).
GENERE: narrativa a carattere storico.
"Stoccarda, 1932: due ragazzi di sedici anni, il borghese ebreo Hans e l'aristocratico Konradin, compagni di liceo, diventano amici inseparabili. Sono felici, condividono sogni, progetti, entusiasmi. Ma nel giro di un anno tutto cambia. L'antisemitismo avvelena l'atmosfera; per gli studenti ebrei la vita a scuola diventa impossibile. Anche Konradin, affascinato dal nazismo, si stacca dall'amico: per Hans è questa la ferita più bruciante. Poi Hans viene mandato in America, presso parenti: diventa un buon cittadino americano, fa l'avvocato, si forma una famiglia, cerca di dimenticare. Molti anni dopo, casualmente, sarà costretto a ricordare: e troverà finalmente - inattesa, inimmaginabile - una riconciliazione con la memoria dell'amico perduto."





-"La custode di mia sorella" di Jodi Picoult. Mondadori Editore.
GENERE: romanzo familiare/etica.
"Anna non è malata ma è come se lo fosse. A tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia che l'ha colpita in tenera età. Anna è stata concepita con le carartteristiche genetiche che la rendono idonea a essere donatore di midollo per la sorella, ruolo che non ha mai messo in discussione ma che ora le diventa, di colpo, insostenibile. Perchè nessuno le chiede mai il suo parere? Perchè si dà per scontato che lei si a disponibile? Anna prende una decisione per molti impensabile e che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia. Jodi Picoult ha scritto un romanzo intenso su un tema difficile e doloroso. L'autrice dà voce a tutti i protagonisti della vicenda, permettendo al lettore di capire fino in fondo la complessità delle relazioni familiari. Se tutti hanno ragione, come mai non riescono a mettersi d'accordo? Ma soprattutto, com'è possibile che siano tutti così infelici? La custode di mia sorella con delicatezza e saggezza ci fa domandare che cosa significhi essere dei bravi genitori, dei bravi fratellie sia moralmente corretto salvare la vita di un bambino allorché ciò significa violare i diritti di un altro; se bisogna seguire il proprio cuore, o lasciare che siano gli altri a condurci; se sia sbagliato cercare di scoprire chi si è veramente se questo significa rischiare di perdersi."
 




-"Il lettore di cadaveri" di Antonio Garrido. Sperling & Kupfer.
GENERE: thriller storico/biografico.
"Il lettore di cadaveri è un magnifico thriller ambientato in un periodo storico straordinario: il Medioevo di una Cina all'apice del suo splendore. E' una storia ricca di suspance, colpi di scena, amori e segreti, il sontuoso ed esotico affresco di un impero, l'avventura dell'uomo che ha gettato le basi della medicina legale."
"Cina Orientale, solo i giudici più abili ottenevano l'ambito titolo di lettore di cadaveri, una élite di medici legali - i moderni anatomopatologi - che doveva assicurare la soluzione a qualsiasi delitto, anche a costo della propria vita: nessun crimine, per quanto complicato potesse sembrare, doveva rimanere impunito.
Ci Song fu il primo di loro.
Ispirato a un personaggio realmente esistito, Il lettore di cadaveri racconta la storia straordinaria di un giovane di umili origini che, grazie alla sua determinazione e alla sua incrollabile passione, riesce a ottenere prima l'incarico di esaminare i cadaveri nei Campi della Morte della capitale Lin'an e poi a entrare come discepolo nella più prestigiosa scuola di medicina, l'Accademia Ming. E' il coronamento di un sogno. Ma quando si trova invischiato nel misterioso omicidio di una cortigiana e scopre che dietro la sua morte si nasconde un macabro segreto, per Ci inizia un vero e proprio incubo. Invidiato per i suoi metodi pioneristici e sospettato ingiustamente, il giovane deve mettere in gioco tutta la sua arguzia e la sua scienza per difendersi da inaspettati nemici. Per salvarsi  la vita, dovrà risolvere gli atroci crimini che minacciano la corte imperiale e dimostrare così  la sua innocenza e il suo impareggiabile valore."





-"Cleo" e "Giò" due libri di Helen Brown. Il primo: edito da Pickwick; il secondo: edito da Piemme.
GENERE: saga  familiare...con gatti.

Cleo: "Un miagolante batuffolo di pelo nero non può riempire il vuoto lasciato dalla perdita di un bimbo, ma con la sua piccola coda a radar e il passo vacillante, un cucciolo di gatto può aiutare una famiglia distrutta a ritrovare il sorriso e la voglia di vivere. E' quello che fa Cleo, gatta magica che trasforma la casa in un territorio di caccia, dispensando guai, tenerezza e buonumore a non finire, e che a suon di fusa riesce ad aprire i cuori e medicare le ferite."
"I colpi di fulmine esistono anche tra uomini e animali, come quello tra il piccolo Sam e Cleo." Grazia


Giò: "Come si può affrontare tutto insieme l'organizzazione del matrimonio di un figlio, una fosca diagnosi e una figlia che ascia tutto per andare nello Sri Lanka a farsi monaca buddhista? Prendendo un gattino imperioso e molto impegnativo. Perlomeno questo è ciò che fa Helen. Dopo la morte del precedente gatto di casa, Cleo, che aveva protetto la famiglia in un altro periodo doloroso, Helen aveva giurato che non avrebbe mai più avuto un felino. Ma, come le diceva sua madre, non conviene mai giurare. Infatti Giò, un bellissimo cucciolo di tonkinese, piomba nella sua vita, sicuramente mandato dal suo predecessore.
Un maestro può avere diverse forme, così anche Giò, con le sue stranezze e il suo caratterino, insegnerà ancora molte cose a Helen sulla libertà e sul rapporto tra madri e figlie e la guiderà fuori dalle acque scure dell'incertezza."
"Quando non sai cosa fare, chiedi a un gatto."
"Non giurare mai di non volere un altro gatto. Ciò che sognano gatti e figli è segreto. Felicità è... il peso di un gatto in grembo." 
"Toccante e sincero, un libro che celebra il potere felino di guarire gli umani dalle loro tristezze." Kirkus Reviews
 
 
 
 
 
 
-"La ragazza del treno" di Paula Hawkins. Ed. Piemme
GENERE: thriller.
Non fidarti di ciò che vedi dal finestrino di un treno. Le vite degli altri non sono mai come sembrano.
"La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive da sola non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata.. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei sono Jesse Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. 
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha visto davvero Rachel?
Nelle mani di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. 
 
"Un capolavoro di suspense. Mi ha tenuto sveglio tutta la notte." Stephen King, su Twitter
 
"Incredibilmente avvincente... un intreccio da dieci e lode, una lettura compulsiva." S.J. Watson, autore di Non ti addormentare

""Questa storia, come il treno in cui viaggia Rachel, attraversa a tutta velocità le acque ferme e torbide della vita di periferia... Non potrete fare a meno di girare vorticosamente le pagine." The Boston Globe
 
"Una storia traboccante di sorprese, che riesce a costruire una tensione eccezionale." Publishers Weekly
 
 
 
 
 
-"L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery. Ed. e/o
GENERE: commedia.
"Siamo a Parigi in un elegante palazzo abiato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. 
Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre.
Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro , si incontreranno solo grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto."
 
Trovate la mia recensione su questo romanzo, qui, sul mio blog.
 
 
 
 
-"L'incredibile storia di Soia e Tofu" di Pallavi Aiyar. Ed. Feltrinelli
GENERE: commedia (storie di animali).
A cosa servono i soldi senza la poesia?
"Non è per niente facile la vita di un gatto. Soprattutto a Pechino. Lo sanno bene Soia e Tofu, gli irresistibili protagonisti di questo romanzo. Soia è grosso, rosso e baldanzoso. Tofu, invece, è una piccola randagia: nata in un bidone della spazzatura, è timida e schiva. Pr essendo così diversi tra loro, quando vengono allontanati dalle rispettive famiglie e si ritrovano a vivere insieme nella stessa casa, i due diventano inseparabili. Soia, più esperto, guida Tofu nel mondo degli umani, queste creature così poco abili a comunicare da non comprendere nemmeno il significato dei suoi miagolii e dei mivimenti della sua coda. E Tofu ben presto impara la regola più importante: mai varcare il cancello del giardino, là da dove un giorno spunta il volto sorridente di Xiao Xu. Trionfante, l'uomo annuncia che un'azienda che produce cibo per gatti ha scelto Soia come testimonial per una grande campagna pubblicitaria. E' l'inizio di un'incredibile avventura, grazie alla quale i due gattini esploreranno il mondo al di là degli hutong del centro di Pechino e, affrontando sfide e pericoli, diventeranno grandi. Una toccante storia da leggere a mente aperta e senza preconcetti, come farebbe un bambino, per scoprire che gli animali protagonisti di questo romanzo non sono poi tanto diversi dagli uomini, soprattutto con il loro costante bisogno di verità, giustizia e amore."
 
 
Trovate la mia recensione su questo romanzo, qui, sul mio blog.
 
 
 
 
 
-"Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" di Salvatore Basile. Ed. Garzanti
GENERE: commedia. 
"Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto da scuola, ma quando apre la porta della sua casa, nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un pò ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario. Lo ripone nella valigia, promettendo di restituirlo. Poi sale sul treno, in partenza dalla banchina.
Sono passati vent'anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi una tristezza assoluta, profonda e lontana.Perchè sua madre non è mai più tornata. Michele vuole star solo, con l'unica compagnia degli oggetti smarriti che ritrova ogni giorno nell'unico treno che passa da Miniera di Mare. Perchè gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, Michele ritrova il suo diario, incastrato tra due sedili. Non sa come sia possibile, ma sente che è sua madre che l'ha lasciato lì. Per lui. Ora c'è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo  quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. E' la storia dii una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. E' la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato tutte le case editrici del mondo. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore."
 
"Viaggiano, gli oggetti smarriti. Cercano l'amore perduto. Non tradiscono, non si lamentano. Michele li raccoglie. ma l'unico oggetto smarrito al quale non riesce a trovare casa è proprio il suo cuore abbandonato." Maurizio de Giovanni
 
"Con passo trasognato, Salvatore Basile racconta l'indomabile tenerezza del luminoso incontro di due solitudini." Giancarlo De Cataldo
 
"Avevo perso l'infanzia, l'amore e un paio di guanti. L'unica cosa che non c'era, qui dentro, erano i guanti." Enrico Ianniello
 
"Il debutto italiano che è già un caso editoriale." Publishers Weekly
 
Trovate la mia recensione su questo romanzo, qui, sul mio blog.
 
 
 
 
 
-"La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano. Oscar Mondadori
GENERE: commedia.
"Romanzo d'esordio di un giovanissimo scrittore, La solitudine dei numeri primi è stato uno dei più eclatanti casi letterari degli ultimi anni: cresciuto grazie all'entusiastico passaparola dei lettori, il libro ha incontrato il plauso della critica ed è arrivato a conquistare molti premi, tra cui il principale riconoscimento letterario italiano, lo Strega.
Al centro dele storia - e di una narrazione che corre tesa verso il finale e brucia per le sue implicazioni emotive - le vite speciali di Alice e Mattia, entrambe segnate da un episodio traumatico accaduto nell'infanzia: un marchio a fuoco che li accompagna, insieme allo sguardo dell'autore, attraverso l'adolescenza, la giovinezza, l'età adulta. I loro destini si incrociano e i due ragazzi si strettamente uniti eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano primi gemelli: separati da un solo numero pari, vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero."
 










 

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