Esiste molta
letteratura sulla Seconda Guerra Mondiale, sul Nazismo, sul Fascismo e –
naturalmente – sulla figura di Hitler, ma il libro che mi trovo tra le mani in
questo momento rappresenta un documento di enorme valenza. “Avvolto da un’aura di mistero e d’infernale follia,
osannato e esecrato, oggetto di studi e di ricerche, di saggi storici, di film
e di programmi televisivi più o meno attendibili, Hitler continua ad alimentare
ieri come oggi, discussioni, riflessioni, querélles
storiche laceranti per la Germania”. “Il Fürer e la sua corte” di Paola Sorge svela numerosi retroscena
dall’aspetto inquietante che – alla luce di tutto ciò che è accaduto sotto il
Regime dittatoriale di Adolf Hitler – non possono essere considerati un
semplice corollario, bensì un reportage
di informazioni preziosissime per comprendere meglio le menti che ruotarono –
in quel periodo – attorno al Fürer. I
sostenitori e i detrattori più accaniti, ma anche coloro che giocarono ruoli
non così marcati e netti. Aneddoti, stralci di corrispondenza epistolare,
testimonianze, atti di immenso coraggio, ma anche di impressionante codardia. “Intrighi, misteri e follie di Adolf Hitler e degli
uomini e delle donne che guidarono il Terzo
Reich”. L’importanza che ogni forma di arte – dalla letteratura al
cinema, passando per il teatro e non solo – assunse durante il periodo del
Fascismo.
“[…] da
una parte troviamo l’amore sviscerato del popolo tedesco per il “Salvatore”,
[…] dall’altra, i nuovi orrori che emergono dall’apertura degli archivi di
Mosca e della ex DDR e che si aggiungono a quelli già noti”.
Leggere gli articoli contenuti in questo
volume aiuta a capire come un uomo -
inizialmente considerato ridicolo e, proprio per questo, deriso in lungo e in
largo - sia riuscito a imporsi con tanta fermezza nel panorama mondiale dei
primi anni del 1900. Ben sessantuno attentati contro di lui fallirono
miseramente e “misteriosamente”…
“Il
Fürer e la sua corte è una raccolta degli articoli comparsi su “la
Repubblica” dal 1990 in poi, molti dei quali veri e propri “scoop”
con notizie, curiosità e storie sorprendenti uscite in Germania dopo la fine
della “rimozione” e sino ad allora ignorate dal pubblico italiano.
Dall’infanzia e dalle curiose, paradossali vicende che portarono Hitler al
potere, agli attentati, alle vendette a al suicidio finale. Le folli idee e le
“gesta” di Gӧring, Goebbels, Eichmann. Le donne che amavano pazzamente il Fürer,
Schmitt, i Krupp, la regista Leni Riefenstahl, i detrattori più celebri, tra
cui Thomas Mann, Hannah Arendt, Joseph Roth. E ancora le vittime, dagli
omosessuali rinchiusi a Sachsenhausen a Primo Levi, a Walter Benjamin e ai suoi
familiari. Infine il dibattito sul Nazismo, da Syberberg a Ernst Nolte”.
“Il
Fürer e la sua corte” è uno di quei libri che aiuta a
ricordare e – in cuor mio – conservo la speranza che proprio la memoria possa
rappresentare un valido mezzo per non commettere mai più atrocità come i
genocidi.