La felicità come diritto.
Il 4 luglio 1776, al
Congresso di Filadelfia, venne approvata ufficialmente l’Indipendenza delle 13
colonie inglesi dalla Gran Bretagna, dando – così – origine agli Stati Uniti
d’America. Il documento (la
Dichiarazione d’Indipendenza, appunto) che rese possibile questo evento storico tanto
importante fu redatto dalla cosiddetta commissione dei cinque, composta da
Thomas Jefferson, John Adams, Benjamin
Franklin, Roger Sherman e Robert R. Livingston. La Dichiarazione contiene
parole semplici, all’apparenza, ma dotate di una forza e di una potenza
straordinarie; una di queste parole è: Felicità. Scritta con la F maiuscola.
“[…]all
Men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable
Rights, that among these are Life, Liberty, and the pursuit of Happiness”.
“[…]
tutti gli Uomini sono creati eguali; [che] essi sono dal Creatore dotati di
certi inalienabili Diritti, [che] tra questi [Diritti] vi sono la Vita, la
Libertà, e il perseguimento della Felicità”.
Ogni individuo è stato creato, è creato e sarà creato con un
bagaglio innato di diritti composto dal diritto alla vita, da quello alla
libertà e da quello alla ricerca della felicità. Tre valori posti sullo stesso
piano e a cui viene attribuita pari importanza. Gli ingredienti del potere
sono, dunque, questi e tutti li posseggono. Nessuno rimane escluso, nessuno dovrebbe rimanerne escluso. Perché,
allora, la maggior parte degli esseri umani avverte costanti minacce alla
propria Vita, ha barattato la propria Libertà con una promessa di sicurezza e ha rinunciato a cercare la Felicità
individuale per accontentarsi di ciò che altri
hanno deciso di concederle?
“Fu
in quel momento che cominciai a pensare a Thomas Jefferson e alla Dichiarazione
d’Indipendenza… quando parla del Diritto che abbiamo alla Vita, Libertà e
Ricerca della Felicità. E ricordo di aver pensato: come sapeva di dover usare
la parola “Ricerca”? Perché la Felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire
e che forse non riusciremo mai a raggiungere, qualunque cosa facciamo… Come
faceva a saperlo?” Cit. tratta dal film del 2006 “La
Ricerca della Felicità” (“The Pursuit of Happyness”), diretto da Gabriele
Muccino.
Il film, ispirato alla
vita dell’imprenditore milionario Chris Gardner, è – invece - la dimostrazione
che la Felicità non è solo rincorribile, ma anche raggiungibile! Tanti ce
l’hanno fatta e molti, tra coloro che l’hanno raggiunta, si sono presi la briga
di mettere a nostra disposizione la loro esperienza. Perché la Felicità non è
UN argomento, ma L’argomento per eccellenza; è la cosa che ci accomuna tutti, e
tutti ne hanno diritto. La sua Ricerca è il motore che manda avanti le nostre
vite e poiché quello alla Vita è un altro inalienabile diritto, possiamo
dedurre che ognuno di noi è autorizzato a cercare di vivere una vita felice.
Ovviamente non si deve impedire od ostacolare la Ricerca altrui, in alcun modo.
Detto questo, auguro a tutti voi Buona Ricerca!
Secondo me, la Felicità è riprendere in mano, la propria vita.
RispondiEliminaDotarsi della capacità (persa), di dominare il proprio pensiero e il tempo, che ci rende schiavi, senza che ce ne rendiamo conto ogni giorno della nostra vita.
Ciao Domenico, davvero una bellissima visione della felicità, la tua. Abbiamo perso la capacità di pensare, sviluppando la capacità di ragionare. Ragionare è qualcosa di schematico e non stimola molto la creatività; ci preclude tante possibilità che - invece - potremmo sfruttare se riscoprissimo la bellezza dell'immaginazione. Pensare (con la propria testa, naturalmente) è una cosa straordinaria, ma implica un grande coraggio, forza di volontà e senso di responsabilità: chi ci riesce è sulla buona strada per una cosa chiamata "libertà"; e la libertà si trova - a sua volta - nella filiera per raggiungere la Felicità.
RispondiEliminaA proposito del tempo ho scritto un articolo che puoi trovare proprio qui sul mio blog. Ritengo, sostanzialmente, che il tempo sia una sorta di trappola che abbiamo costruito noi umani con la nostra ansia di voler controllare ogni cosa.
Grazie per avermi lasciato la tua bellissima opinione.
A presto!