Sussurrando s’insinua assonnato nelle pieghe
dei sensi
e bisbiglia a se stesso sovrastando il chiasso
del suono.
Si stende supino, sovrano del mondo
restando sospeso…
È insicuro e poco sincero, ti assale col suo
buco nero
nutrito dalla solida assenza di una sapida e
sana sapienza.
È sentito come tacito assenso e sinuoso ti
assorbe i pensieri
assetato di quelli seri.
Striscia spesso a mo’ di serpente
simulando un cavalier servente
di ogni sogno passato o presente.
Poesia di Manuela Barbagallo
(Mela)
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