I libri sotto braccio
lo spago come laccio
con penna e calamaio,
di
scarpe un solo paio.
Maestro
solo uno
in
cattedra a insegnare,
fornito
di bacchetta
pei
palmi da arrossare.
Leggere,
scrivere
e
fare bene i conti:
quel che per vivere
getta
sani ponti.
Storia
e geografia
per
contemplare il mondo
e la
calligrafia
per
“o” a tutto tondo.
Adesso
professori
a
iosa ce ne sono,
ma i
classici valori
insegna
più nessuno.
Rispetto
e cortesia
han
già lasciato i posti
a
Legge, Economia
o a
chimici composti.
Son
tante le nozioni,
ma
pochi i contenuti
che
lascian le lezioni
e i
libri più “evoluti”.
L’algebra
ti insegnano,
ma
poi al supermercato
il
resto ti consegnano
e…
t’hanno già fregato.
La
scuola che frequenti
ti
insegna a non pensare
perché
quando tu pensi
sei
duro da imbrigliare.
Invece
come pecore
ci
allevano lì dentro
dettandoci
le regole
per
farci stare in centro;
in
centro al loro piano
di
rigidi controlli
di
quello che facciamo
perché
non si decolli.
Che
razza di istruzione
ci
danno a scuola oggi?
E’
come una prigione
per
menti eccelse e saggi.
Ti
ingabbiano e ti uccidono
la
personalità;
ti
legano e ti negano
ogni
possibilità
di
crescita, espansione,
di
originalità.
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