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lunedì 8 maggio 2023

I DONI DELL'ARTE

Torino, MAO (Museo d'Arte Orientale)

 

LE FORME DELL’ARTE

Alzi la mano chi pensa che l’arte sia composta solo da quadri e sculture. Ora, se volete scoprire un’altra forma di arte e ampliare i vostri orizzonti, abbassate la mano e continuate a leggere (ché con la mano alzata è scomodo, eh!). Poi, al termine della lettura, fiondatevi al MAO, perché lì dentro (e anche fuori) vi aspetta un’esperienza unica.

La prima fase della mostra Buddha10 si era aperta con l’installazione site-specific “Prana” di Andrea Anastasio e Stefano Mancuso e aveva introdotto i temi della natura e dell’ecologia e i concetti strettamente connessi al buddhismo come filosofia, pratica e religione. D’ora in poi  ci addentreremo ulteriormente in questi temi ma con una svolta differente il cui punto di arrivo è il progresso, lo sviluppo. L’uomo si sta allontanando dai principi naturali, sta manipolando il mondo e creando una realtà artificiale, in bilico tra scienza e spiritualità, tra tecnologia e principi umani, tra desideri effettivi e desideri indotti, tra ciò che appare e ciò che invece è. Tutto sta mutando, già da prima della pandemia, e ci sta spingendo in una direzione pericolosa, verso una strada che ci allontana dalla nostra autenticità, dalla nostra vera essenza. Ecco perché ora, in mostra, vedrete, innanzitutto, una installazione in movimento, soggetti naturali molto colorati che non includono l’uomo, ma ne fanno percepire la presenza: giraffe, fiori, foglie, coccinelle, pettirossi, limoni…

Francesco Simeti, "Come un limone lunare"

 L’opera in questione è di Francesco Simeti e si intitola, per l’appunto, “Come un limone lunare” 

Francesco Simeti, "Come un limone lunare"

e accompagna i visitatori all’installazione successiva, un video di animazione dal titolo “Billowing”, 

Francesco Simeti, "Billowing"

opera dello stesso Simeti, ispirato al dipinto cinese “The Manchu Army Regaining Est and West Lianzhen in 1855”. “Come un limone lunare” costituisce l’introduzione ideale  ad alcuni dei temi centrali della mostra Buddha10, come l’opposizione tra vero e falso e il rapporto tra oggetto e immaginario. L’artista ha dato vita a una monumentale macchina scenica che offre al pubblico una riflessione sulla natura e la sua rappresentazione. L’opera rientra pienamente nella poetica dell’artista, il quale ripropone  in una nuova veste temi cari alla sua ricerca, tra cui la crisi ambientale, il dramma dei conflitti e le conseguenti migrazioni, la compresenza di reale e artificiale, passato e futuro, analogico e digitale. Anche “Billowing” è in qualche modo una narrazione paesaggistica in cui le immagini raccontano le lente trasformazioni della natura, accompagnate da un sottofondo sonoro di Christopher Cerrone. Il titolo dell’opera richiama alla mente l’immagine di una massa sinuosa  di fumo così come un pezzo di tessuto riempito d’aria e gonfiato verso l’esterno. Questa dicotomia è resa ancor più esplicita attraverso l’incedere degli stendardi: le bandiere sferzate dal vento, e – allo stesso tempo – avvolte da una nebbia che sembra provenire da un invisibile camino.

Le opere di Francesco Simeti rappresentano una sorta di preparazione per il pubblico che si accinge a entrare nel vivo del secondo capitolo di Buddha10, chiamato non a caso Buddha10 Reloaded – Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista. Lo scopo è semplice ma ambizioso: indurre i visitatori a porsi domande ben precise. Ad esempio: da dove viene l’oggetto esposto? Che cosa ci fa qui? Che cosa posso imparare da esso e come può questa esperienza trasformare il modo in cui considero e vivo questo mondo?

Buddha e Guardiani dei Templi

E così, nella semioscurità delle sale successive, dietro strati di spessi tendaggi, si riveleranno a voi la pace e la serenità emesse dalle splendide statue  dei Buddha e dei Guardiani dei Templi provenienti dalla Cina. E un’infinità di altre cose che vorrei scopriste da voi, con tutti i vostri sensi.

Buddha al MAO

Prima di salire al piano di sopra troverete anche un bellissimo video, molto rilassante: si tratta di “Spirit House” di Lee Mingwei[1], autore di cui tra poco vi parlerò più approfonditamente.

 

 

L’ARTE È UN DONO – “SONIC BLOSSOM”

Dal 6 maggio al 4 giugno 2023, nel Salone Mazzonis del MAO, succederanno cose straordinarie! Per cinque settimane, nelle sale del Museo d’Arte Orientale, si avvicenderanno sette cantanti provenienti dalla Scuola di musica vocale da camera di Erik Battaglia del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, selezionati e formati proprio da Lee Mingwei, con la collaborazione dello stesso professor Battaglia. I cantanti si aggireranno tra le sale e, fra tutti i visitatori che incontreranno, ne sceglieranno uno a cui offriranno in dono un Lied di Schubert; se il “prescelto” accetterà l’offerta, verrà portato nel magnifico Salone e avrà inizio una performance senza precedenti[2].

Performance "Sonic Blossom"

 Il fortunato visitatore sarà fatto sedere e, di fronte a lui (o a lei, naturalmente), si posizionerà il cantante/la cantante che farà “schiudere i petali della musica” attraverso la propria voce e il proprio sguardo diretti a colui/colei che ascolterà.

Ogni performance dura pochi minuti, ma in quel breve lasso di tempo accadono molte cose e le reazioni possono variare a seconda della sensibilità dei partecipanti. Si instaura uno scambio di energia quasi visibile, quasi palpabile che va da chi canta a chi ascolta e viceversa, in un flusso inscindibile… La musica, la voce e le vibrazioni liberano le emozioni nascoste nel cuore e può capitare che queste scivolino giù dagli occhi sotto forma di lacrime. Oppure potrebbero piegare le labbra in sorrisi pieni di gioia e di commozione. Ci si sente più vivi che mai, circondati dalla “fragranza musicale” e dalle note che galleggiano nell’aria… In questo momento storico in cui si parla tanto di “connessione”, ecco che – se ve la sentirete – potrete sperimentare la vera connessione, quella più profonda, quella tra le anime.

Bodhisattva Guanyin

“Sonic Blossom” è un’installazione performativa partecipativa, è un invito alla fiducia, un dono in grado di trasformare sia i visitatori sia gli artisti grazie alla connessione che tra di essi si instaura. Ma non è detto che la potenza del cambiamento si fermi ai soli individui coinvolti direttamente, anzi, al contrario, è molto probabile che quel dono si propaghi anche al di fuori del Museo… Coloro che partecipano e coloro che assistono porteranno inevitabilmente con loro ciò che hanno visto e/o vissuto e, in qualche modo, lo trasmetteranno ad altri…

Ma come si collega questo tipo di performance al buddhismo? È presto detto: uno degli aspetti più rilevanti della filosofia buddhista è la pratica della compassione, è il regalo trasmesso da cuore a cuore, è il dono di sé... A chi si conosce ma anche agli estranei; per questo motivo, le parole chiave sono “fiducia” e “dono”.

COM’È NATA “SONIC BLOSSOM”?

Da sx: Davide Quadrio, Lee Mingwei, Erik Battaglia

 

Tutto ha origine da un’esperienza intima e personale di Lee Mingwei, che racconta: «”Sonic Blossom” è nata mentre assistevo mia madre nella convalescenza dopo un intervento chirurgico. Trovavamo entrambi un grande conforto nell’ascoltare i Lieder di Franz Schubert. Quei brani si presentavano a noi come doni inaspettati, che ci tranquillizzavano e senza dubbio contribuivano alla guarigione. A un altro livello, vedere mia madre debole e malata rendeva di colpo molto reale la sua (e la mia) mortalità; l’invecchiamento, la malattia e la morte per me non erano più un’astrazione, ma qualcosa di immediato e presente. Un giorno lei non ci sarà più… e nemmeno io. Come i Lieder di Schubert, le nostre stesse vite sono brevi, ma tanto più belle in virtù di questo».

LO SPETTACOLO CONTINUA…

L’arte è ovunque, non la si può ingabbiare, chiudere, confinare nei musei, tanto è vero che la bellezza e la meraviglia hanno trovato il modo di estendere le loro  braccia, fino ad accarezzare il Mercato Centrale di Torino, a poche vie di distanza dal MAO. Dalla collaborazione tra le due realtà, infatti, è nata una originale e suggestiva installazione audiovisiva all’interno delle Antiche Ghiacciaie.

Alessandro Muner, videoinstallazione .

 In quel luogo fuori dal tempo, dove l’acustica gioca strani scherzi, potrete godere di uno spettacolo di grande effetto: “I suoni del MAO”, performance musicale live dell’artista giapponese Shigeru Ishihara aka DJ Scotch Egg/Scotch Rolex (realizzata il 3 febbraio 2023), diventa “Co-exixtence” (2023, curata da Chiara Lee e freddie Murphy), una miscellanea di immagini di statue buddhiste (esposte al MAO) e suoni che Shigeru Ishihara ha tratto da sue precedenti performance e riadattato in occasione della mostra temporanea Buddha10. La videoinstallazione – “A Fragmented Display on Buddhist Visual Evolution” (2023) è a cura di Alessandro Muner ed è proiettata a ciclo  continuo per regalare ai visitatori una splendida esperienza immersiva nelle atmosfere dell’Oriente buddhista. I grandi cuscini disposti sul pavimento garantiscono uno spazio meditativo caratterizzato da calma e serenità e invitano a godere dello spettacolo senza curarsi del tempo che passa all’esterno del luogo. Il tutto assume una sorta di sacralità. Quando arriverete al Mercato Centrale noterete che ci sono più livelli: 

Mercato Centrale, Antiche Ghiacciaie

al piano terreno si nutre il corpo, scendendo le scale si comincia a entrare in una dimensione più spirituale e,  infine, scendendo ancora - per addentrarsi nel grande “igloo” delle Ghiacciaie - si perdono totalmente i contatti con la parte materiale e si raggiunge un livello connesso allo spirito (al proprio ma anche a quello degli altri presenti nella stanza, per via della strana acustica che fa riverberare le voci come un’energia, una serie di vibrazioni interiori).

Mercato Centrale, Antiche Ghiacciaie

 

“Potrà mai il Buddha superare il senso di esotismo e distanza incolmabile tra funzione, mercato e volgarizzazione dell’oggetto religioso?” Questa è la sfida lanciata dal Direttore del MAO Davide Quadrio che, insieme a Laura Vigo, ha curato Buddha10.

BUDDHA10 RELOADED. RI(E)VOLUZIONI SONORE

Dal 20 giugno al 22 agosto 2023 Chiara Lee & freddie Murphy propongono una serie di performance musicali che animeranno il Museo d’Arte Orientale. Fra tradizione, sperimentazione, globalizzazione ed echi di futuro, i suoni delle artiste invitate contribuiranno a tracciare il ritratto di un continente – quello asiatico – dalle identità molteplici e mutevoli.

Martedì 20 giugno alle ore 19 ci sarà Miya Masaoka con un approccio virtuosistico e innovativo al koto giapponese.

Mercoledì 26 luglio alle ore 19 ci sarà Arushi Jain con un amalgama perfetto di elettronica contemporanea e classici raga indostani.

Martedì 22 agosto alle ore 19 ci sarà Evicshen che, con sintetizzatori analogici e strumenti auto-costruiti, condurrà i partecipanti lungo un percorso funambolico in bilico tra controllo e caso, in grado di confondere i confini tra performer e pubblico.

Giovedì 7 settembre alle ore 19 ci saranno, invece, Shigeru Ishihara  (Dj Scotch Egg/Scotch Rolex) e Shin Hyo Jin, percussionista coreana.

Per tutti i dettagli, vi rimando al sito del MAO, ma intanto – qui sotto – vi lascio un memorandum con le informazioni salienti:

Buddha10 Reloaded: 6 maggio – 3 settembre 2023

Sonic Blossom: 6 maggio – 4 giugno 2023

Buddha10 Reloaded è a cura di Davide Quadrio e Laura Vigo

Il MAO nelle Antiche Ghiacciaie: in collaborazione con il Museo d'Arte Orientale, "I Suoni del MAO" - installazione sonora "Co-existence" di Shigeru Ishihara e video Buddha10. "A fragmented Display on Buddhist Visual Evolution" di Alessandro Muner - visitabile fino al 3 settembre 2023.



[1] Lee Mingwei. Nato a Taiwan nel 1964, l’artista vive tra New York e Parigi. Realizza installazioni partecipative in cui persone sconosciute hanno la possibilità di esplorare i temi della fiducia, dell’intimità, della consapevolezza di sé, ed eventi “a tu per tu”, in cui i visitatori indagano queste tematiche insieme all’artista attraverso il cibo, il sonno, il cammino e la conversazione. I suoi progetti sono spesso scenari aperti di interazione quotidiana e assumono forme diverse a seconda del coinvolgimento dei partecipanti, cambiando nel corso della mostra.

[2] Le esibizioni sono strettamente legate alla partecipazione dei visitatori e si svolgeranno il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle ore 15 alle ore 17; il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17. Si tratta, quindi, di una performance continuativa.

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